venerdì 14 dicembre 2012

IL DOLORE NELLA NASCITA: mera sofferenza o valida guida?

La nascita, lo sappiamo tutti, è accompagnata dal dolore, ma questo dolore è solamente un'inutile punizione divina oppure ha delle funzioni?


Partiamo da alcuni cenni sulla fisiologia degli ormoni del travaglio...

Durante il picco della contrazione, quel momento in cui il dolore è più forte, al massimo della sua intensità, il nostro cervello percepisce una situazione di stress acuto e reagisce secernendo a picco una scarica di adrenalina, responsabile a propria volta della secrezione, sempre a picco, di endorfine, ossitocina e precursori delle prostaglandine.
Le endorfine sono ormoni ad effetto analgesico (una sorta di morfina a produzione endogena), che ci permettono di percepire la sensazione dolorosa in maniera gestibile, attutendone l'intensità.
L'ossitocina e le prostaglandine sono gli ormoni responsabili della contrazione uterina e della maturazione del collo dell'utero.
Le endorfine, permettendoci di sopportare il dolore, fanno in modo che al termine della contrazione raggiungiamo uno stato di totale assenza di dolore, rendendo possibile il rilassamento e il rilascio di ogni tensione, con conseguente drastico abbassamento dei livelli di stress percepiti e quindi di rilascio di adrenalina.
L'ossitocina e le prostaglandine preparano la contrazione successiva e favoriscono la maturazione cervicale. In questo modo ci assicurano il fisiologico proseguimento del travaglio, secondo un meccanismo che si "autoalimenta".

Ogni fattore esterno "disturbante" può andare ad interferire su questa delicata "danza ormonale", però!

Pensiamo ad un ambiente poco familiare, percepito magari come ostile (a volte basta una persona indaffarata che ci risponde in maniera evasiva o ci accoglie in maniera frettolosa), oppure ad un ambiente medicalizzato in cui le persone parlano ad alta voce, anche di fatti personali, non ci spiegano la nostra situazione o rimangono sul vago, non ci informano su una procedura medica o sulla somministrazione di un farmaco.
Ma anche una sala parto piena di persone, luci, rumori forti, magari col riscaldamento basso, possono essere elementi disturbanti....così come l'essere circondati da persone che non credono nella nostra capacità e possibilità di partorire o l'impedimento ad agire secondo il nostro istinto (ad esempio ad assumere una posizione che percepiamo come necessaria o d'aiuto o a muoverci liberamente secondo il nostro istinto).

Tutto ciò che viene percepito, anche inconsciamente, come negativo, disturbante e stressante provoca un innalzamento dei livelli di stress e quindi di adrenalina, che non verrà più secreta solamente a picco durante la contrazione, ma a livelli basali più alti, inibendo la produzione a picco di ossitocina, endorfine e prostaglandine, con effetti sia sull'andamento del travaglio (che rallenta: le contrazioni diventano più distanti le une dalle altre, più di tipo spastico e quindi meno efficaci), che sulla percezione del dolore (le endorfine in diminuzione aumentano la percezione dolorosa).

Conoscere questa funzione del dolore come stimolatore endocrino e riuscire a favorirne la funzione stessa con una buona preparazione in gravidanza e l'accompagnamento in travaglio da parte delle persone giuste nell'ambiente più favorevole, è sicuramente un ottimo punto di partenza verso un parto naturale e consapevole!

Ma quali altre funzioni ha il dolore durante il processo che porta alla nascita?

Il dolore in primis ci avvisa che qualcosa sta accadendo!
Siamo quasi tutte abituate ad avvertire qualche indurimento dell'utero nelle ultime settimane di gravidanza, il fatto che in concomitanza con queste contrazioni avvertiamo dolore, seppure inizialmente molto debole, ci mette sull'avviso facendoci capire che probabilmente qualcosa sta cominciando...ci spinge a prepararci e a trovare un luogo familiare, intimo e sicuro dove poter dare alla luce la nostra creatura, è un istinto primordiale di qualsiasi mammifero e fa parte della protezione della specie!

Il dolore spinge all'azione!
Quando mi pungo, istintivamente sposto la mano per rimuovere il dolore e la causa!
In travaglio il dolore ha la medesima funzione: il dolore che avvertiamo durante la contrazione ci spinge a compiere dei movimenti o ad assumere posizioni che allevino almeno in parte la sensazione dolorosa o che ci aiutino a gestire al meglio la contrazione. Questi comportamenti istintivi proteggono le nostre strutture osteo-articolari, i nervi e gli organi adiacenti l'utero contro possibili inconvenienti e aiutano il bambino a trovare gli spazi più favorevoli alla propria discesa nel canale del parto....quindi largo all'istinto, ma occorre imparare a conoscersi, ad interpretare i messaggi che il nostro corpo ci invia e a rispondervi prontamente e con fiducia!

Il dolore, mutando in durata e intensità mano a mano che il travaglio progredisce e mutando come sensazioni percepite e  localizzazione, ci guida attraverso le varie fasi del travaglio fino alla nascita, dandoci concrete indicazioni sulla progressione del travaglio. Se impariamo a conoscere questi messaggi possiamo avere un'idea piuttosto valida del punto in cui siamo arrivate e anche dell'avvicinarsi della nascita...lasciamoci guidare!!!

Il dolore può essere anche un mezzo di ulteriore unione per la coppia!
Da sempre la condivisione e il superamento insieme di una situazione dolorosa (sia psicologicamente che fisicamente) o faticosa, comunque forte, unisce le persone protagoniste di questo vissuto e il travaglio e la nascita ne possono essere un esempio.
Con questo NON voglio assolutamente dire che le coppie che hanno affrontato la nascita grazie ad un'analgesia siano meno unite o meno affiatate, giammai, mi raccomando di non leggerla in questi termini, voglio solamente dare una chiave di lettura in più per il dolore!

Il dolore nella nascita è sicuramente fortissimo, molto impegnativo sia dal punto di vista fisico che psicologico, ci spinge a scontrarci con i nostri limiti e a raccogliere le forze per superarli, ma se riuscissimo a viverlo come una guida che ci prende per mano e ci conduce verso la nascita, accettandolo e lavorando insieme ad esso con fiducia nelle nostre capacità di dare alla luce, scopriremmo che la nascita naturale non solo è possibile, ma ci regala anche un forte senso di vittoria e di gratificazione che ci saranno di grande aiuto per cominciare con fiducia il nostro compito di mamme!



Emanuela Rocca



mercoledì 12 dicembre 2012

ACQUATICITA' PER DUE - Serata di rilassamento acquatico per coppie in gravidanza

Mercoledì 21 novembre abbiamo inaugurato la prima serata di rilassamento acquatico dedicata alle coppie in gravidanza!

Barbara, Monica e Maria insieme ai loro compagni inizialmente poco convinti di ciò che li aspettava e timorosi di dover affrontare un'ora di acquagym, hanno deciso di sperimentare questo momento di massaggio e rilassamento acquatico per condividere la vita nascente ed entrare in contatto col proprio bambino non ancora nato grazie all'acqua riscaldata, alle luci soffuse e alla musica...


Come dicevo, i futuri papà inizialmente sembravano piuttosto timorosi, avevano sentito parlare dalle loro compagne del lavoro corporeo acquatico che svolgiamo insieme al mercoledì e temevano di dover affrontare un'ora di ginnastica, prospettiva poco allettante dopo una giornata di intenso lavoro!

Qualcuno scherzava, le battute non mancavano prima di entrare in acqua...si cercava di esorcizzare un po' la propria reticenza di fronte ad un'esperienza del tutto nuova e decisamente curiosa!

L'ambiente silenzioso, le luci soffuse, la musica rilassante e l'acqua riscaldata hanno subito messo a proprio agio i futuri papà che si sono sentiti rassicurati verso il timore dell'acquagym!

E' stata un'ora molto rilassante, anche per me che guidavo con la voce le coppie da fuori la vasca (ho preferito lasciare questo spazio e questo tempo a loro, cercando di agire con estremo rispetto per questo momento da vivere in coppia guidandoli da fuori...).





E' stato bello quando il futuro papà Matteo ha detto che questa esperienza l'ha portato molto vicino alla bimba non ancora nata e che l'ha aiutato ad entrare in contatto con lei condividendone le sensazioni!
L'acqua calda, infatti, lambendo l'orecchio, stimola il nostro cervello verso una lunghezza d'onda differente da quella in cui solitamente ci troviamo quando siamo vigili, favorendo il rilassamento grazie all'attivazione del sistema limbico del cervello, una parte arcaica del nostro cervello. 
I suoni sono attutiti, il corpo è rilassato e le luci soffuse, il massaggio che l'acqua compie sul nostro corpo ci avvicina per similitudine di sensazioni al bambino nell'utero, che galleggia anch'egli nell'acqua calda avvertendo luci e suoni in maniera molto attutita, cullato dal movimento materno.


L'esperienza ha dato senza dubbio i frutti desiderati, tanto che le tre coppie hanno chiesto di ripeterla e mercoledì 19 dicembre ci troveremo nuovamente insieme per una nuova esperienza di rilassamento acquatico, alla quale si aggiungerà anche Valentina col suo compagno!

Buon rilassamento a tutti!

Emanuela Rocca


martedì 27 novembre 2012

LISTA NASCITA CON L'OSTETRICA

Ormai quasi tutti i futuri genitori all'approssimarsi della nascita (ma spesso anche prima) decidono di affidarsi ad una lista nascita per fornire spunti e idee ad amici e parenti desiderosi di festeggiare il lieto evento e soprattutto per "dirigere" questi amici e parenti verso oggetti utili (e qui bisognerebbe aprire una groooooossa parentesi...) evitando doppioni ed oggetti considerati non necessari...


La grooooossa parentesi si riferisce proprio all'utilità di buona parte degli oggetti che normalmente vengono suggeriti da inserire in queste fantomatiche liste...

Avete mai preso in mano una di queste liste?
Suggerisco a tutti i futuri genitori all'ascolto questo giochetto:

-Prendete una qualsiasi lista nascita di un qualsiasi negozio di articoli pre-maman e prima infanzia della vostra città
-Segnate accanto ad ognuno dei mille oggetti che vedrete ciò che pensate possa servire dalla nascita del bebè in avanti
-Riprendete la suddetta lista dopo un anno dalla nascita del bambino e smarcate gli oggetti che avevate segnato precedentemente e che non vi sono serviti (o che vi sono serviti molto poco o che avete utilizzato una volta tanto per dire di averlo fatto)...e che magari giacciono in garage o in cantina o che state pensando di rivendere/regalare/imprestare ancora nell'imballo originale...
-Tirate voi le somme...

Io benchè abbia tre figli non ho mai fatto una lista nascita, così quando per organizzare l'incontro "Preparare l'arrivo del bebè con un occhio al consumo critico" (liberamente ispirato a "Bebè a costo zero" di Giorgia Cozza, che ringrazio per averlo scritto) del corso di accompagnamento alla nascita ho raccolto un po' di liste nascita nei vari negozi e mi sono venuti i capelli dritti!
Una valanga di oggetti completamente inutili e costosissimi che vengono fatti passare per accessori strettamente necessari alla buona riuscita della propria genitorialità...

Sembra che senza il fantomatico "Trio" non sia possibile trasportare un bebè e poi ci si accorge di avere per le mani un costosissimo catafalco pesante e difficile da manovrare tra marciapiedi, scale, sottopassi e ascensori stretti...

Sembra che non si possa fare a meno dello scaldabiberon...ma come si può sapere in anticipo: A-che servirà il biberon, B-che non si troverà un bar o un ristorante disponibile a scaldare il suddetto biberon a bagnomaria?

Sembra anche che il mobile-fasciatoio con vaschetta incorporata sia ciò che di meglio possa esserci e poi ci si ritrova a comprare all'Ikea un fasciatoio gonfiabile di plastica da porre su un qualsiasi mobiletto/lavandino/tavolino di casa e un catafalco con vaschetta incorporata in cantina a prendere polvere...

E che dire degli apparecchi per sterilizzare biberon e succhiotti? Anche qui chiediamoci a cosa possa servire tale ingombrantissimo oggetto quando non sappiamo ancora SE e quando servirà un eventuale biberon...e soprattutto quando basta prendere il biberon o il succhietto e darci una bella bollita per qualche minuto...E poi il seno non è sterile, è solamente pulito, allora perchè sterilizzare un biberon????

Parliamo delle "parure" per la culla e il lettino...Tanti pizzi e merletti (costosissimi) che verranno inevitabilmente innaffiati di latte e pipì dal vispo pupetto e che essendo di misura molto piccola verranno presto sostituiti (da normalissimi lenzuolini bianchi comprati in stock all'Ikea lavabili a 60 gradi...).

Parliamo anche della culla, se volete! Se avete in casa la culla di quando eravate piccini, o la culla di vostra mamma, che bello perchè non utilizzarla? Ma comprare una culla (in cui peraltro vostro figlio non vorrà stare perchè preferisce stare con voi nel lettone), tutta fronzoli e ninnoli spendendo una cifra con la quale potreste pagare un mese dell'affitto di casa o fare la spesa per un mese intero....perchè? Oltrettutto in quella culla già verso i 6 mesi non avrà più spazio e nel momento in cui imparerà a mettersi seduto diventerà anche pericolosa...

E l'insieme di gadgets e detergenti per l'igiene del bebè? C'è il detergente per il bagno, lo shampoo, la cremina per il culetto, l'olio per i massaggi, il talco, l'acqua di colonia profumata, la spazzolina....il vostro bimbo non è Cicciobello! Ma soprattutto avete letto gli ingredienti? Prendetevi un'oretta e cercate ogni singolo ingrediente su Io leggo gli ingredienti...vedrete che belle sorprese vi riservano questi prodottini clinicamente testati per il bebè!!!!! E poi, il neonato mica si rotola nella terra, mica gioca ai giardinetti...il neonato non si sporca! Perchè lavarlo tutti i giorni? Finchè facciamo il bagnetto a scopo rilassante, allora va bene ( in tal caso adoperate l'amido di riso oppure acqua e basta!), ma altrimenti non c'è nessun motivo per lavaggi così frequenti, la pelle si costruisce un proprio film protettivo, perchè toglierlo?

Io credo che oggi più che mai e soprattutto con gli accessori per la prima infanzia, sia diventato importantissimo il riciclo dell'usato. Parliamo di oggetti usati molto poco e difficilmente deteriorati (passeggini, ovetti, seggiolini auto, carrozzine, culle,lettini, box, fasciatoi, sdraiette, giocattoli, libretti, ma anche abiti e scarpine...), che, posto che alcuni realmente servano, potrebbero essere tranquillamente adoperati da due-tre bambini di seguito con un enorme risparmio da parte della famiglia!

Esistono molti negozi dell'usato per la prima infanzia e, parlo per la mia città, Genova, esiste anche un gruppo sul social network Facebook in cui questi scambi/regali/baratti/rivendite sono realtà molto attive.
Attualmente questo gruppo, E-baby da mamma a mamma da bambino a bambino, conta 1027 persone iscritte, molte delle quali hanno acquistato a prezzi bassissimi oggetti che altrimenti avrebbero acquistato nuovi a cifre improponibili e altre che sono riuscite a vendere/regalare/imprestare oggetti e accessori usati pochissimo che altrimenti avrebbero accumulato la polvere in una cantina...
La speranza è quella di estendere l'idea anche alle altre città e creare anche il sito, per poter aprire questa opportunità anche ai genitori che non frequentano facebook!

Bene, ora che vi ho smontato la lista nascita "consumistica" direte: "Che dico alla nonna che vuol fare il regalo al bimbo che nasce?", "Cosa posso suggerire all'amica che vive lontana?", "Come faccio con la zia?"...

immagine tratta da blogapplepiebaby.it

Ecco un po' di idee sicuramente utili!

IDEE DA SUGGERIRE ALLE PERSONE CON CUI SIETE IN CONFIDENZA

-Regalare il servizio di una persona che si occupi della casa per qualche tempo, finchè la neomamma non si sia organizzata, per darle l'opportunità di dedicarsi al neonato e riposare.

-Offrirsi di fare la spesa e cucinare.

-Accompagnarla fuori casa, sia per fare una passeggiata, sia per scarozzarla in auto se deve andare da qualche parte.

IDEE DA SUGGERIRE A CHI VOLETE...OVVERO....

"LISTA NASCITA CON L'OSTETRICA"

immagine tratta da www.doctorsedoulas.it

GRAVIDANZA
  1. Visita ostetrica a domicilio per il monitoraggio della gravidanza fisiologica e del benessere della madre e del nascituro (misurazione e palpazione dell'addome per valutare la crescita e la posizione fetale e il liquido amniotico, auscultazione del battito cardiaco fetale con doppler, misurazione della pressione, controllo degli esami di laboratorio e delle ecografie eseguite, controllo del peso, eventuale prescrizione di esami di controllo successivi, dialogo aperto per prevenire e trattare in maniera naturale piccoli disturbi legati alla gravidanza e per esorcizzare preoccupazioni, ansie, paure...). Visita singola o pacchetto di visite.
  2. Corso di accompagnamento alla nascita (percorso di 10-12 incontri tematici eventualmente donabili a blocchi di uno-due-tre ecc....).
  3. Corso di acquaticità prenatale (una o più mensilità).
NASCITA
  1. Assistenza ostetrica in travaglio-parto-puerperio-accompagnamento in ospedale (si possono suddividere in: reperibilità dalla 37esima settimana fino al parto-assistenza domiciliare oraria-accompagnamento in ospedale/tariffa oraria fino alla nascita-visita ostetrica domiciliare in puerperio/allattamento o pacchetto di più visite).
POST-PARTO E ACCUDIMENTO DEL NEONATO
  1. Assistenza domiciliare in puerperio/allattamento/cura del neonato (visita singola o pacchetti da più visite).
  2. Corso di massaggio infantile (4 incontri monosettimanali in gruppo).
  3. Corso di massaggio infantile (3 incontri individuali a domicilio).
  4. Corso di acquaticità neonatale (una o più mensilità).
  5. Prevenzione e riabilitazione del pavimento pelvico (visita di valutazione+3 incontri di ginnastica in gruppo oppure visita di valutazione+2 incontri di ginnastica individuali a domicilio).
  6. Corso post-nascita mamma-bimbo (incontri in gruppo tematici per affrontare insieme la vita col neonato).
Per poter "aprire" una lista nascita con l'ostetrica contattatemi al numero 3387017125 oppure via mail a roccaemanuela@yahoo.it....ne parleremo insieme!

Emanuela Rocca



giovedì 22 novembre 2012

CONCORSO DI NATALE!

Eccoci arrivati al concorso di Natale!!!

Concorso fotografico
"NATALE IN FAMIGLIA"

immagine tratta da time-to-lose.it

REGOLAMENTO:
  1. Scatta o cerca una fotografia che ritrae te e la tua famiglia mentre preparate il Natale, durante le festività, davanti al presepe o all'albero di Natale, mentre addobbate l'albero o fuori casa in una via festosa e piena di luci natalizie, insomma una fotografia che ritrae la famiglia in clima di festività natalizie!
  2. Postala sulla pagina facebook Percorsi Nascita a Genova indicando il tuo nome e cognome e taggandoti nella foto,  provvederò ad inserirla nell'apposito album dove potrà essere votata.
  3. Invita i tuoi amici a votare la tua foto.
  4. Condividi il concorso e fallo conoscere!

PREMI:
  1. CORSO DI MASSAGGIO INFANTILE (per un bimbo insieme ai genitori)
  2. 1 MESE DI ACQUATICITA' PER NEONATI (per un bimbo insieme ad un genitore)
  3. 1 SEDUTA DI GINNASTICA PER IL PAVIMENTO PELVICO (per 1 persona)

VALIDITA' DEL CONCORSO:
Da venerdì 23 novembre a domenica 6 gennaio 2013

Al termine del concorso provvederò al conteggio dei voti e pubblicherò i nomi dei vincitori su questo blog e sulla pagina facebook. 
I vincitori dovranno contattarmi via mail all'indirizzo roccaemanuela@yahoo.it, dove ci accorderemo per i premi, entro e non oltre il 6 gennaio 2013! 
In caso uno dei tre vincitori non mi contattasse, il premio verrebbe assegnato al successivo in classifica!



BUONE FESTE E...BUON CONCORSO!
Emanuela Rocca

sabato 17 novembre 2012

IDEE-REGALO E PROMOZIONI DI NATALE 2012

Anche quest'anno in occasione del Natale voglio proporvi idee e promozioni  per regalare o regalarvi qualcosa di speciale e decisamente non consumistico!

Quanti giocattoli arrivano ogni anno nelle nostre case? Quanti oggetti che verranno presto dimenticati o messi da parte per mancanza di spazio in casa? Quanti abitini che i nostri bimbi indosseranno in poche occasioni?

La pubblicità dei giocattoli ipnotizza i nostri bimbi, il clima natalizio ci spinge ad acquistare, il desiderio di un sorriso ci fa dimenticare la crisi e ci fa mettere mano al portafoglio...ma perchè non regalare qualcosa di alternativo, quest'anno? Qualcosa che sia stato confezionato a mano, magari da un artigiano, oppure qualcosa che, nonostante non sia un oggetto, riscalderà il cuore di chi lo riceve e di chi lo dona e rimarrà per sempre?

Io non sono artigiana e ho una pessima manualità, però nel mio piccolo qualche spunto posso fornirvelo!

 "REGALA UN CORSO DI MASSAGGIO INFANTILE"

Francesca e Lorenzo

I corsi si tengono in due sedi: presso lo Studio Zara 19 in via Zara 19/4 e in via Cesarea 103r presso l'associazione "La finestra sul mondo" e solitamente parte un corso ogni 2 mesi.
I corsi si snodano in 4 incontri di gruppo della durata di circa un'ora e mezza ciascuno e le mamme potranno imparare i massaggi direttamente insieme ai propri bimbi, mentre io mostrerò i movimenti sul bambolotto.
Gli incontri saranno un'occasione anche per imparare i benefici del massaggio e confrontarsi con altre mamme in un clima di automutuoaiuto, sempre molto importante durante i primi mesi dopo la nascita!
Il clima che contraddistingue gli incontri è molto sereno, le richieste e i bisogni dei bimbi vengono messi in primo piano e assecondati, perciò se un bimbo preferisce dormire o poppare, la mamma potrà comunque memorizzare i movimenti, provarli a casa e all'incontro successivo rivederli insieme!

Per chi frequentasse facebook, esiste una pagina-evento dedicata a questa opportunità!

Chi volesse regalare o regalarsi il corso di massaggio infantile per Natale non deve far altro che contattarmi attraverso uno di questi recapiti : 3387017125-roccaemanuela@yahoo.it-facebook/pagina-evento e prenotare il proprio regalo, provvederò ad inviare il biglietto d'auguri dedicato con le istruzioni per contattarmi e iscriversi al corso!

"REGALA IL CORSO DI ACQUATICITA' NEONATALE"

Simona e Alessio 

Il corso si tiene presso la vasca riscaldata del Centro di fisioterapia e medicina sito in via Gavotti 3 cancello (zona Carignano), che può ospitare fino a 8-10 coppie genitore/bimbo nei seguenti giorni ed orari:
  • Martedì h 17-18
  • Mercoledì h 10-11
  • Mercoledì h 17-18
I bimbi potranno riscoprire l'ambiente acquatico attraverso il gioco e il movimento insieme al genitore in un clima sereno e gioioso, accompagnati dall'ostetrica. Gli incontri diventano anche occasione di scambio e confronto tra genitori, ma anche momento di informazione e sostegno!

Per chi frequentasse facebook, esiste la pagina-evento dedicata!

Chi volesse regalare o regalarsi il corso di acquaticità neonatale per Natale non deve far altro che contattarmi attraverso uno di questi recapiti : 3387017125-roccaemanuela@yahoo.it-pagina-evento e prenotare il proprio regalo, provvederò ad inviare il biglietto d'auguri dedicato con le istruzioni per contattarmi e iscriversi al corso!

"REGALA IL CORSO DI ACQUATICITA' PRENATALE"

Linda

Il lavoro corporeo in acqua durante la gravidanza rende possibile il movimento alla futura madre che in acqua si sente più leggera e compie sforzi minori per eseguire determinati movimenti che altrimenti a terra risulterebbero troppo faticosi...
In acqua la futura mamma entra maggiormente in contatto col se più profondo e col bimbo nella pancia.
In acqua si lavora su corpo e mente!
E grazie al lavoro di gruppo si creano momenti di informazione, confronto e scambio, per vivere la gravidanza e l'avvicinarsi della nascita in maniera più consapevole e serena!

Chi volesse regalare o regalarsi il corso di acquaticità prenatale per Natale non deve far altro che contattarmi attraverso uno di questi recapiti : 3387017125-roccaemanuela@yahoo.it e prenotare il proprio regalo, provvederò ad inviare il biglietto d'auguri dedicato con le istruzioni per contattarmi e iscriversi al corso!

"REGALA AD UNA NEOMAMMA IL SOSTEGNO DOMICILIARE DELL'OSTETRICA"

immagine tratta da mammafelice.it

Spesso molte neomamme si trovano in difficoltà i primi giorni a casa col neonato: l'allattamento, i nuovi ritmi familiari, le ore di sonno ridotte, la preoccupazione per il benessere e la salute del bebè...sono tutti fattori di preoccupazione ed ansia per i quali esse necessiterebbero di sostegno. Se un'amica, una nonna, la sorella possono portare il proprio sostegno alla nuova famiglia attraverso svariate tipologie di aiuto casalingo (fare la spesa, preparare dei pasti caldi, lavare e stendere il bucato, portare ai giardini i fratellini...), la figura dell'ostetrica può essere un aiuto professionale importante per ciò che concerne l'allattamento, il benessere di mamma e neonato, l'igiene della puerpera e del bebè o il sostegno e l'accudimento generale del post-parto e del puerperio. 
L'ospedale nella maggior parte dei casi non fornisce tale prestazione domiciliare, nè il Servizio Sanitario Nazionale, pertanto rimane un servizio prettamente privato e a carico del singolo, con conseguente rinuncia da parte di alcuni genitori che non possono o non vogliono sostenere una spesa ulteriore.

Allora perchè non regalare l'aiuto dell'ostetrica?

Ecco alcune idee per dei "pacchetti-natalizi"!

-Consulenza singola
-Pacchetto da 3 consulenze
-Pacchetto da 5 consulenze

Per consulenza si intende l'ostetrica al domicilio dei genitori per un tempo variabile da una a due/tre ore ogni volta (senza guardare l'orologio!!!!), a seconda delle richieste e delle necessità dei genitori per sostenerli ed aiutarli per:

-allattamento
-cura del neonato: medicazione ombelicale, cambio, bagnetto...
-controllo della puerpera: lochiazioni, igiene, involuzione uterina
-contraccezione
-domande&risposte...

Anche in questo caso è disponibile il biglietto d'auguri dedicato, potete richiederlo al numero 3387017125 o via mail all'indirizzo roccaemanuela@yahoo.it.

"REGALA UN PERCORSO BENESSERE PER IL PAVIMENTO PELVICO"

immagine tratta da matermundi.it

Il pavimento pelvico è il triplo strato di muscoli che chiude inferiormente la nostra cavità addominale sostenendone gli organi. 
Durante la gravidanza e il parto questi muscoli vengono sollecitati e indeboliti e spesso dopo il parto l'elasticità e la tonicità risentono di questo super-lavoro, talvolta manifestando piccole perdite di urina soprattutto sotto sforzo. Nella maggior parte delle donne queste perdite tendono a rientrare con il tempo, ma non per tutte è così. Durante la menopausa, inoltre, la carenza estrogenica porta nuovamente ad un indebolimento del pavimento pelvico, che si manifesta con la cosiddetta "incontinenza urinaria da sforzo", ovvero la perdita di poche gocce di pipì in seguito ad un colpo di tosse, uno starnuto, una risata o il sollevamento di un peso...
L'ostetrica è in grado di valutare il grado di elasticità e il tono dei muscoli del pavimento pelvico e di pianificare e proporre percorsi personalizzati da eseguire mediante ginnastica in gruppo o singolarmente al domicilio, atti a prevenire e/o trattare questi problemi.

Perchè non regalare tale prestazione per Natale? Sarebbe un regalo sicuramente alternativo e nuovo per il quale molte persone ringrazierebbero!!!

-Pacchetto: valutazione perineale+3 incontri di ginnastica in gruppo
-Pacchetto: valutazione perineale+2 incontri di ginnastica personalizzati, singolarmente al domicilio

Per qualsiasi informazione e per richiedere un pacchetto, potete contattarmi al numero 3387017125 o via mail all'indirizzo roccaemanuela@yahoo.it

Ma le idee non finiscono qui!

"PROMOZIONI NATALE 2012"
immagine tratta da it.123rf.com

  • "SCONTO DEL 30% SUL CORSO DI MASSAGGIO INFANTILE PER CHI PORTA UN'ALTRA COPPIA MAMMA/BIMBO"
  • "SCONTO DEL 30% SULLA QUOTA MENSILE DEL CORSO DI ACQUATICITA' PRENATALE PER CHI PORTA UN'ALTRA FUTURA MAMMA"
  • "SCONTO DEL 30% SULLA QUOTA MENSILE DEL CORSO DI ACQUATICITA' NEONATALE PER CHI PORTA UN'ALTRA COPPIA MAMMA/BIMBO"

BUON NATALE!
Emanuela Rocca

sabato 10 novembre 2012

SPUNTI PER UNA GENITORIALITA' ECO-BIO

Si parla sempre più spesso di inquinamento e salvaguardia dell'ambiente, ma come possiamo noi genitori (e nonni ed educatori...) insegnare ai bambini fin da piccoli a rispettare la propria salute e l'ambiente che ci circonda?

Il primo insegnamento dovrebbe avvenire in casa, attraverso l'esempio nella vita di tutti i giorni!
Noi adulti siamo un riferimento per i bambini e gli adolescenti che vivono con noi o ruotano attorno a noi, non credete che adottare determinati comportamenti ed atteggiamenti nella quotidianità sia il migliore di tutti gli insegnamenti possibili? Molto più di lezioni scolastiche, libri, riviste e documentari?

immagine tratta da adiconsum.it

Se un bambino cresce vedendo i propri genitori, ad esempio, fare la raccolta differenziata, per lui sarà la normalità farlo, per imitazione inizialmente e con consapevolezza crescendo...

Se una bimba cresce vedendo la propria mamma adoperare una coppetta mestruale, per lei sarà molto più naturale adoperarla da grande, così come un bimbo abituato ad usare il pannolino lavabile e vedere la mamma lavarlo, da adulto probabilmente condividerà questa scelta a propria volta coi figli...

Abbiamo una bella responsabilità, vero?

Ma abbiamo anche uno strumento veramente efficace che vale più di mille metodi per aiutare i nostri bambini ad avere rispetto per se e per l'ambiente, ovvero l'esempio che possiamo fornire loro nella vita di ogni giorno:
chiudendo il rubinetto mentre ci laviamo i denti...
spegnendo la luce in una stanza quando usciamo...
gettando la carta nel bidone della carta, la plastica in quello della plastica e il vetro in quello del vetro...
muovendoci a piedi anzichè in auto quando possibile...
ma anche
adoperando detergenti ecologici a base di sostanze naturali e non inquinanti per l'igiene di casa, bucato e stoviglie...
adoperando sostanze naturali e prive di conservanti ed agenti chimici inquinanti per l'igiene personale...

Se apriamo l'armadietto dei detersivi, quanti prodotti troviamo?

immagine tratta da guadagnorisparmiando.com

Uno per il gabinetto
Uno anticalcare per le rubinetterie
Uno disinfettante per i sanitari
Uno per i vetri
Uno per il pavimento
Uno per il bucato colorato, uno per quello bianco, uno per la lana, uno antibatterico e uno smacchiante
Uno per lavare i piatti a mano
Uno per la lavapiatti
Uno per il forno..

E per l'igiene personale?
immagine tratta da it.123rf.com

Uno per i capelli del papà, uno per i capelli della mamma, uno per i capelli dei bambini
Uno per la doccia
Uno per l'igiene intima
Uno per le mani
La crema giorno
La crema notte
La crema o l'olio dopo-doccia
Il bagnetto per il bebè
La pasta per il sederino
L'olio per i massaggi...

Avete mai provato a leggere gli ingredienti?
E a controllare cosa effettivamente siano questi ingredienti?
E a scoprire quali effetti possano avere sulla nostra salute e sull'ambiente?

Penso di no altrimenti avreste già fatto un bel falò!!!!!
Vi propongo questo interessantissimo sito che vi aprirà gli occhi su ciò che contengono i prodotti maggiormente commercializzati che si trovano frequentemente in casa di ciascuno di noi...

Dal momento che io personalmente non mi sento una "tuttologa" e non mi sentirei all'altezza ora come ora di proporre in prima persona un incontro del genere, ma vorrei dare la possibilità a molti genitori come me di conoscere determinate possibilità esistenti per vivere nell'ottica del rispetto dell'ambiente e della salute, ho pensato di invitare a Genova Claudia Maffi di ECO mamma&bimbo affinchè fosse lei, da esperta, a parlarne!!!!



L'appuntamento è per SABATO 1 DICEMBRE 2012 alle ore 15 presso l'asilo nido La Monelleria di Carignano in via Mylius 2/2 a Genova, la quota di partecipazione è di 10 euro a testa.

Si parlerà di:
-Assorbenti lavabili per donna e neomamma
-Pannolini lavabili
-Coppette mestruali
-Salviettine detergenti per il cambio
-Detergenti eco-bio per la casa, il bucato e le stoviglie
-Igiene personale dell'adulto e del bebè

Per informazioni ed iscrizioni potete contattarmi al numero 3387017125 oppure via mail all'indirizzo roccaemanuela@yahoo.it o su facebook alla pagina dell'evento SPUNTI PER UNA GENITORIALITA' ECOBIO.

Emanuela Rocca

martedì 6 novembre 2012

OSTETRICA E DOULA: Insieme...perchè no?

Da Wikipedia:
"La doula è una figura assistenziale non medica e non sanitaria che si occupa del supporto alla donna durante tutto il percorso perinatale, dalla gravidanza al post-partum. È una donna che, forte della sua esperienza personale e della sua preparazione, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che si rivolgono a lei.


Le doula che si occupano del supporto al travaglio di parto sono operatrici che si occupano dei bisogni fisici ed emozionali delle donne in travaglio, per agevolarle nel loro percorso. Queste figure non hanno compiti medici o sanitari come controllo del battito cardiaco, o esami vaginali ma piuttosto utilizzano il massaggio, l'aromaterapia, suggeriscono posizioni, e forniscono consigli per favorire la normale progressione del travaglio.
Una doula che si occupi dell'accompagnamento al travaglio, sta accanto alla donna sia che essa voglia partorire nella sua casa, sia che si rechi in ospedale o in una casa maternità, e rimane con lei fino ad alcune ore dopo la nascita. Oltre ad offrire un valido supporto emotivo, le doula lavorano come intermediarie tra quelli che sono i desideri delle partorienti e le esigenze dello staff ostetrico, al fine di ottenere informazioni per la propria assistita, che la rendano in grado di effettuare una scelta consapevole e informata riguardo alle procedure mediche che le vengono proposte.
Una doula offre la propria pazienza e dolcezza ad una donna che è in travaglio, la incoraggia a procedere nel travaglio e le offre appoggio quando sta partorendo.
Le doula che si occupano del periodo del postpartum sono preparate per offrire informazioni alle famiglie, e per sostenere l'allattamento al seno, il riassestamento emozionale e psicologico che avviene nella madre dopo la nascita del bambino, e lavorano sul potenziamento delle abilità dei neogenitori. Possono inoltre aiutare svolgendo piccole faccende domestiche, cucinando e aiutando gli eventuali fratellini ad abituarsi a questa nuova situazione."


immagine tratta da www.doctorsedoulas.it
Io credo che l'appoggiarsi sempre più frequente delle donne alla figura della doula nasca per riempire un "vuoto assistenziale" che esse avvertono come sempre più urgente nel periodo perinatale. 
La doula è una donna che sostiene un'altra donna, sul piano emotivo e in maniera molto pratica.
Per esempio, la donna che pur seguita dall'ostetrica viva la sua gravidanza in continuità dell'assistenza, potrebbe avere bisogno di un aiuto dal punto di vista pratico con altri figli o dal punto di vista emotivo perchè magari appena trasferita da un'altra città o circondata da parenti che non la supportano a sufficienza, oppure dovendosi occupare di un anziano parente...  
 La doula è in grado di fornire quella consequenzialità di appoggio che durante la gravidanza, il parto e la vita col neonato diviene sempre più difficile reperire sia per i ritmi serrati di una routine ospedaliera sia, purtroppo, per la scarsa conoscenza dell'esistenza della figura dell'ostetrica libera professionista...
Non è giusto parlare di "colpa" delle colleghe ospedaliere, perchè gestire contemporaneamente molte donne con esigenze diverse e tutte ugualmente bisognose di cure, sostegno e consigli, sia prima che durante e dopo il parto, è estremamente difficile. 
La quantità del personale ospedaliero è esigua, i turni sono molto spesso massacranti, ma ogni madre ha diritto al suo momento magico e speciale e necessita di sostegno per prendersi cura del proprio bambino e di ricevere l'accudimento che quel preciso momento della vita richiede: è un diritto imprescindibile e, non potendo riceverlo nella misura proporzionale alla necessità, allora viene cercato altrimenti.
Alcune donne preferiscono essere lasciate "sole" in travaglio, per poter sfruttare la magia del silenzio e del raccoglimento, ma altre percepiscono questa "solitudine" come un vuoto, una sensazione di abbandono e smarrimento.
Alcune donne preferiscono concentrarsi su se stesse e su ciò che avviene nel proprio corpo che si apre alla vita e non necessitano di qualcuno che le "guidi" o le consigli su quale sia la posizione più favorevole o su quale sia il movimento migliore per agevolare le forze del travaglio, mentre altre hanno bisogno di sostegno continuo e di essere maggiormente "guidate" o di affidarsi completamente ad una figura di fiducia che le accompagni per mano e con costanza alla gioia della nascita.
Ogni donna è diversa e ogni nascita è diversa, quindi l'aiuto dovrebbe essere personalizzato, ma purtroppo spesso ciò non avviene e sempre più donne cercano qualcuno a cui affidarsi che possa offrire loro questo sostegno "su misura". Qui trova spazio la doula, una donna con una formazione sull'ascolto attivo, sull'allattamento materno (purtroppo molte donne sono circondate da "consigliatori" che non conoscono l'allattamento e spesso "rovinano" l'approccio della puerpera all'allattamento: basta una suocera o una madre che non ha allattato e gli sforzi della puerpera sono vani) alla quale affidarsi in maniera continuativa anche solo per la gestione famigliare. La doula non ha nè le competenze nè la presunzione di compiere valutazioni, diagnosi o prescrivere rimedi riguardo l'andamento della gravidanza come invece fa l'ostetrica, così come di visitarla in travaglio o di assisterla nella nascita o nei controlli post-parto.
Qualcuno potrebbe obbiettare che l'assistenza dell'ostetrica non si limita a questo, e che la doula "ricalchi" la figura dell'ostetrica nelle attività sovra menzionate: potrei anche essere d'accordo, ma allora è necessario chiedersi come mai tante donne chiamano una doula.

Il motivo per il quale tante giovani neolaureate prendono la strada della libera professione è spesso dovuto alla carenza di lavoro che in tutti gli ambiti ora come ora c'è e spesso non ne hanno sufficiente esperienza poichè il percorso universitario non prevede ancora una formazione sul "campo domiciliare".  Ovviamente la donna capisce  che la formazione o l'esperienza sono ridotte, e preferisce, comprensibilmente, rivolgersi ad una persona "di età" e più facilmente si rivolge alla doula...
Io credo, però, che la Doula e l'Ostetrica, insieme, possano completarsi a vicenda e offrire alle donne un'assistenza stabile, lineare, armonica.
 Unire le forze di entrambe e collaborare insieme per il bene delle donne è sempre più costruttivo piuttosto che l'offensiva reciproca, che comunque non porta mai da nessuna parte.
Negare l'esistenza della doula e la necessità del bisogno di sostegno della donna equivale a mettere la testa nella sabbia.
Personalmente conosco ostetriche che collaborano serenamente con le doule e ognuna compie il suo percorso professionale, ma insieme si arricchiscono a vicenda per crescere professionalmente, completarsi e offrire alla donna che assistono ciò che essa realmente si merita!


 immagine gentilmente concessa 
dall'Associazione Nascere Bene Ticino - 
www.nascerebene.ch

Mi auguro che in futuro sempre più ostetriche si aprano al dialogo con le doule e sogno una tavola rotonda dove ci riuniremo tutte insieme per confrontarci sui rispettivi ruoli e le possibili interazioni tra di noi...sempre tenendo presente l'obiettivo comune...il bene delle donne di qualsiasi età!
Emanuela Rocca
Rachele Sagramoso


martedì 30 ottobre 2012

ALLATTAMENTO MATERNO Quali sono i bisogni delle mamme?

La natura prevede che allattare al seno sia un gesto naturale ed istintivo, che non necessita di insegnamenti:


immagine tratta da mazzavillani.blogspot.com

-qualsiasi mamma mammifero lo fa spontaneamente come madre natura ha preposto per lei,
-qualsiasi cucciolo appena nato cerca istintivamente il seno facendosi guidare dai propri sensi sviluppatissimi,
-la ghiandola mammaria inizia a produrre il colostro meccanicamente nel momento in cui il cucciolo non è più nell'utero materno e la placenta si stacca naturalmente da esso,
-il cucciolo percepisce l'odore del colostro e si fa guidare verso il seno,
-la madre secerne gli ormoni che producono il latte e ne mantengono la produzione nel tempo...

Come mai, allora, oggi così tante mamme incontrano difficoltà nell'allattare?

Ho provato a dare delle risposte...

1-Abbiamo perso la fiducia nelle capacità naturali del nostro corpo (la madre sa allattare e il neonato sa come succhiare al seno!)
2-Tendiamo a delegare ad altri ciò che in realtà sappiamo fare noi ("Come devo tenere il bambino?" "Come faccio ad attaccarlo al seno?" "Posso dargli l'aggiunta perchè mi sembra di non avere latte?" ...)
3-Veniamo influenzate dall'esterno ("Ma dagli pure la formula che va bene lo stesso!" "Sei così stanca, chi te la fa fare di allattare?" "Se lo allatti così spesso prenderà il vizio e ti userà come ciuccio"...)
4-Abbiamo perso la preziosità dell'esempio (un tempo le famiglie erano allargate e le bambine crescevano con la presenza pressochè costante di donne che allattavano in famiglia)
5-Siamo state ingannate da chi produce i sostituti del latte materno, ci è stato fatto credere che fossero la stessa cosa, anzi, che la formula lattea fosse addirittura meglio del latte materno!
6-Abbiamo meno tempo, una vita più frenetica, dobbiamo tornare presto al lavoro...
7-Troviamo scarso appoggio dalle figure professionali che dovrebbero fornirlo nei primi giorni dopo la nascita...
8-Ci troviamo a casa da sole con un neonato di 2 giorni di vita che piange e ci sentiamo inadeguate (non abbiamo sufficiente fiducia nella nostra capacità innata di accudire e nutrire un neonato...perchè nel tempo ci è stata tolta...)

Chi di voi non si ritrova in almeno una di queste risposte?

Da molti anni vado a casa delle neomamme dopo la dimissione dall'ospedale per "aiutarle" durante l'allattamento e sapete di cosa hanno realmente bisogno?

-TEMPO
-ASCOLTO
-CONFERMA
-FIDUCIA

Hanno bisogno di qualcuno che dedichi loro del tempo, ma del tempo VERO, quello con la "T" maiuscola, quello di qualità, quello che non guarda l'orologio! Tempo per essere ascoltate, tempo per credere in se stesse, tempo per ricevere conferma della bontà di ciò che stanno facendo...

Hanno bisogno di qualcuno che le ascolti! Che si fermi, che non le giudichi, che si sieda accanto a loro e le ascolti. Non solamente con le orecchie, ma soprattutto col cuore!

Hanno bisogno che qualcuno confermi loro ciò che in realtà già sanno. Che sono buone madri, che stanno accudendo il proprio cucciolo nel modo migliore (perchè è quello che viene dal cuore e dall'istinto di madre) e che sono tutto ciò che questa creatura chiede!

Hanno bisogno che qualcuno creda in loro e nel loro essere madri! In questo modo potranno ri-trovare la fiducia in se stesse e nel loro essere madri!

Hanno bisogno di "informazioni"?

Molte mamme, sì....vediamo perchè...
Una mamma che conosce il proprio seno, la sua anatomia, il meccanismo con il quale la ghiandola produce il latte, il modo migliore in cui il neonato dovrebbe attaccarsi al seno, il modo in cui tenerlo, il modo in cui capire se ciuccia a sufficienza e se cresce fisiologicamente...potrebbe essere una mamma che appena dopo la nascita affronta l'allattamento in maniera più serena, consapevole delle proprie capacità...

Un tempo questo "sapere" veniva "tramandato" da madre a figlia senza bisogno di "corsi" e "libri" che lo insegnassero (perchè insegnare una cosa istintiva?), le bambine e le ragazze vedevano allattare in famiglia e lo assorbivano come un gesto istintivo e normale.



Oggi non è più così, specialmente da quando i produttori di formule lattee a metà del secolo scorso hanno inculcato il messaggio che queste fossero il meglio per il neonato e intere generazioni di madri hanno smesso di passare le conoscenze innate dell'allattamento materno alle proprie figlie perchè "ingannate" da falsi messaggi.
E' un po' come se avessero messo un ostacolo in un ingranaggio che ha bloccato un normale divenire...
Le mamme di oggi devono ri-scoprire ciò che le mamme di tanto tempo fà conoscevano e tramandavano naturalmente di generazione in generazione.
Che fatica, vero?

L'informazione, quindi, è importante...ma dovrebbe cominciare durante la gravidanza e non dopo il parto!
In gravidanza siamo concentrate sul parto (Cosa mi devo aspettare? Cosa succederà? Sentirò molto dolore? Ce la farò? Potrò fare la peridurale?), e nessuna pensa al "dopo"!!!!

L'allattamento inizia con la nascita! Non sarebbe meglio, allora, conoscere prima e arrivare al parto già "informate"? Quanta consapevolezza in più ci sarebbe! Quanta fiducia in se stesse ci sarebbe! Quanta fatica in meno! E quanta serenità in più!

Nel caso in cui ciò non sia avvenuto, chiedete aiuto!!!!



Esistono le Ostetriche, esistono le Consulenti de La Lega Del Latte, esistono le Consulenti IBCLC dell'AICPAM, esistono le Doula!

Mamme, non siete sole, ci sono altre donne che credono in voi pronte a dedicarvi TEMPO, ad ASCOLTARVI, a darvi CONFERMA  delle vostre capacità, a credere in voi e a farvi ri-trovare la FIDUCIA in voi stesse!!!

Emanuela Rocca

venerdì 26 ottobre 2012

ACQUATICITA' PRENATALE I benefici del lavoro corporeo e del rilassamento nell'acqua

Il lavoro corporeo in gravidanza è molto importante per mantenere l'elasticità dei tessuti, la tonicità dei muscoli, la mobilizzazione delle articolazioni, l'efficacia del sistema circolatorio, per il tono dell'umore e per molti altri motivi...

La gravidanza NON è una condizione di malattia, pertanto non esistono grosse restrizioni al movimento se non quelle dettate dal buon senso personale (per esempio, il buon senso suggerirebbe di non gettarsi col paracadute...) e quelle suggeriteci dal nostro corpo.
Se ci poniamo attentamente all'ascolto dei segnali che il nostro corpo ci invia, infatti, saremo perfettamente in grado di regolare le nostre attività, aumentandone i ritmi se esso ce lo consente o rallentandoli se esso ce lo richiede.

Solitamente il lavoro corporeo nell'acqua risulta molto gradito alla maggior parte delle future madri, poichè l'acqua permette di muoversi con agilità e leggerezza senza sforzare eccessivamente le articolazioni e senza faticare, nonchè di rilassare la muscolatura, prevenire e alleviare dolori lombari e ristagni di liquidi soprattutto agli arti inferiori negli ultimi mesi di gravidanza.

Quali sono i benefici dell'attività acquatica in gravidanza?

EFFETTI SUL CUORE:
L'allenamento aerobico aumenta gradualmente la potenza delle contrazioni cardiache, pompando il sangue più efficacemente ai distretti corporei. Il potenziamento di quest'azione cardiaca porta all'aumento della quantità di sangue pompato dal cuore e ricevuto dalle arterie polmonari con una diminuzione della frequenza delle sue contrazioni, quindi con minor sforzo.
Un cuore così allenato, ha un margine maggiore di accelerazione, utile al momento di compiere uno sforzo molto impegnativo, come ad esempio quello del travaglio e del parto, con la possibilità di tornare più rapidamente alla frequenza di base una volta cessato lo sforzo.

L'esercizio aerobico regolare e costante tende a regolare ed abbassare i livelli pressori e migliora la capacità respiratoria.

La forza idrostatica data dall'immersione nell'acqua (proporzionale alla profondità dell'acqua), inoltre, compie una compressione dei liquidi dallo spazio extravascolare al torrente circolatorio, aumentandone il volume e diminuendo gli edemi (con abbassamento della pressione arteriosa e aumento della diuresi).

EFFETTI SULL'APPARATO RESPIRATORIO:
In gravidanza avvengono diversi cambiamenti anatomici ed ormonali che influenzano l'attività dell'apparato respiratorio.
Primo fra tutti il progressivo sollevamento del diaframma fino a circa 4 cm, accompagnato dall'allargamento trasversale della cassa toracica, per mantenere invariato il volume della cavità toracica. Si aggiungono le modificazioni della circolazione sanguigna, l'aumento di volume dei seni e la distensione addominale mano a mano che l'utero aumenta di volume.
A tutto ciò si somma l'azione del progesterone, che aumentando in gravidanza stimola maggiormente il centro del respiro con conseguente aumento della frequenza respiratoria e del volume corrente.

L'attività acquatica permette di ridistribuire il sangue dalla regione toracica ai vari gruppi muscolari in attività, migliorando la distensibilità dei polmoni stessi.

EFFETTI SULLA MUSCOLATURA:
In acqua il nostro peso corporeo si riduce ad 1/6 di quello "all'asciutto", donandoci flessibilità e libertà di movimento.
L'acqua permette di lavorare senza affaticare le articolazioni, permette movimenti più ampi e leggeri, facilita l'esecuzione degli esercizi, permette di svolgere esercizi che altrimenti a terra non sarebbero possibili o sarebbero troppo faticosi o controindicati. In acqua a 30° i muscoli si rilassano maggiormente e ne è favorito l'allungamento. L'acqua oppone resistenza al movimenti, rallentandone i ritmi e permettendone un lavoro maggiormente efficace.
L'attività in acqua, dunque, permette di potenziare, allungare e rilassare i muscoli più agevolmente e con maggiori benefici rispetto all'attività a terra!





EFFETTI SU BACINO, COLONNA VERTEBRALE E POSTURA:
Durante l'arco della gravidanza il baricentro si sposta gradualmente con l'aumentare di peso e volume dell'utero: prima della gravidanza si trova davanti alla colonna vertebrale, poi si sposta in avanti inducendo un cambiamento della postura con aumento della lordosi lombare (e rischio di dolori in zona lombare) e instabilità nell'equilibrio.
L'aumento del peso (che aumenta lo sforzo richiesto alla schiena), l'eventuale ipotonia dei muscoli di gambe, addominali e rachide (collegati col bacino), in aggiunta a quanto sopra, determinano una rotazione in avanti del bacino stesso sull'asse trasversale.
La gestante inoltre, per controbilanciare il peso, contrae i muscoli della parte alta della schiena per portare e mantenere le spalle indietro, con conseguenti dolori nella parte alta della schiena, specialmente in zona intrascapolare, e difficoltà respiratoria.
Per effetto del progesterone, unitamente alla relaxina, i legamenti e le articolazioni diventano più flessibili e morbidi, allo scopo di aumentare i diametri del bacino e renderlo maggiormente accogliente per l'utero che aumenta di volume e più agevole per il passaggio del bambino nel canale del parto. La conseguenza di questo effetto rilassante, è lo spostamento e la separazione di alcune articolazioni della colonna e della cintura pelvica, a volte accompagnati da dolori in zona lombo-sacrale e pubica.

Il lavoro in acqua permette di alleviare e spesso annullare le conseguenze di questi cambiamenti anatomici ed ormonali.
In acqua la forza di gravità è quasi assente grazie alla spinta idrostatica (principio di Archimede), quindi le articolazioni sono notevolmente alleggerite, la colonna, i muscoli e i legamenti vengono alleviati del peso e della loro funzione di opporsi alla forza di gravità per mantenere il corpo eretto, dovendo solamente  mantenere l'equilibrio e il tronco in asse, perciò trovano giovamento dalla riduzione della mole di lavoro richiesta.



EFFETTI ORMONALI:
In acqua si abbassano i livelli plasmatici di dopamina con conseguente diminuzione della prolattina, ad effetto tocolitico (rilassamento della muscolatura uterina) e aumentano le endorfine (le nostre morfine naturali, oppioidi endogeni), ad effetto rilassante, antidolorifico e benefico sia sul corpo che sulla mente.

EFFETTO PSICOLOGICI/EMOTIVI:
Lavorare in acqua permette di acquisire maggior fiducia in se stesse e nel proprio corpo, grazie alla libertà e alla leggerezza dei movimenti e alla facilità con la quale si possono eseguire esercizi che a terra risulterebbero faticosi.

Il corso in piscina è un momento di socializzazione, di confronto e di auto-aiuto grazie al gruppo di persone che si trovano tutte ad attraversare la medesima avventura, le quali possono confrontarsi, ritrovarsi nelle emozioni e nei sentimenti altrui e fortificarsi grazie ad essi.



Trovarsi nell'acqua ci fa sentire più vicine al bambino nell'utero, anch'egli immerso in acqua.  Ci si può immedesimare in lui, provando emozioni simili, suoni ovattati, movimenti morbidi e leggeri come prova lui.

L'acqua permette di percepire il proprio corpo nella sua totalità, di coglierne maggiormente le emozioni e di comprenderne meglio le necessità.



CHE CARATTERISTICHE DOVREBBE AVERE UN CORSO DI ACQUATICITA' PRENATALE:

  • Dovrebbe essere condotto da una persona preparata e competente, preferibilmente un'ostetrica, in quanto figura preposta all'accompagnamento della gravidanza fisiologica, sia per quanto riguarda gli aspetti più informativi, che quelli di lavoro sul corpo o quelli emotivi e psicologici.
  • La vasca dovrebbe avere dimensioni ridotte e possibilmente essere dislocata in modo da assicurare intimità al gruppo di gestanti, per favorirne il raccoglimento e il lavoro su di se. Spesso la presenza contemporanea di altri gruppi di lavoro, musica, voci e suoni forti può compromettere parte dei benefici del lavoro acquatico.
  • L'acqua dovrebbe avere una temperatura compresa tra i 28 e i 32 gradi. L'acqua troppo fredda irrigidisce il perineo e può provocare contrazioni uterine. L'acqua troppo calda stanca la futura mamma, non le permette di lavorare efficacemente e ne abbassa eccessivamente la pressione arteriosa.  Le immersioni in acqua calda, sebbene non siano controindicate, dovrebbero avvenire per brevi lassi di tempo.
  • Gli esercizi dovrebbero: rilassare le parti del corpo maggiormente soggette a tensioni (collo e spalle), mantenere le funzionalità e l'elasticità di tutte le zone corporee coinvolte maggiormente nelle trasformazioni lente e graduali indotte dalla gravidanza, preparare ed allenare quelle zone corporee che giocheranno un ruolo determinante nella nascita.
  • Ogni incontro dovrebbe prevedere una parte dedicata al rilassamento, oltre al lavoro corporeo.
  • Dovrebbe essere possibile abbassare le luci e ascoltare musica rilassante in accompagnamento ai momenti dedicati al rilassamento.
Bibliografia:
"L'acqua e la nascita" Gli esercizi in gravidanza e il parto in acqua, di Fraioli e Thoeni, ed.red!
"Acquaticità e benessere in gravidanza" L'acqua prima durante e dopi il parto, di Anna Gambi, Bonomi Editore
"Manuale del parto in acqua" Guida pratica e completa all'uso dell'acqua durante la gravidanza, il parto e la prima infanzia, di J. Balaskas e Y. Gordon, edizioni red!

Immagini scattate durante il corso di acquaticità prenatale del mercoledì mattina, si ringraziano: Chicchi, Stefania, Monica, Barbara, Rosanna, Linda, Maria, Federica e Anna.

Emanuela Rocca






lunedì 22 ottobre 2012

ALLATTAMENTO AL SENO: diverse posizioni per soddisfare necessità diverse!

Tenere in braccio e portare al seno il proprio bambino è un gesto molto istintivo e naturale.

Ogni mamma ha una posizione in cui si trova meglio per allattare: quella in cui sorregge meglio il bimbo, quella in cui gli porge più agevolmente il seno, quella in cui il bimbo si attacca al seno più comodamente, quella in cui le spalle e la schiena non si affaticano, quella in cui stabilisce un miglior contatto visivo col bimbo, quella in cui riesce a controllarne la posizione della bocca...

Non ci sono posizioni giuste o sbagliate. Non ci sono posizioni migliori in assoluto.
Ogni posizione in cui teniamo il bambino per allattarlo presenta dei vantaggi...

POSIZIONE CLASSICA:

Posizionatevi in modo da stare comode e rilassare schiena e spalle, una poltrona, il proprio letto, un divano possono fare al caso vostro per cominciare, ma con la pratica anche una sedia, il gradino di una chiesa, uno sgabello andranno benissimo!
I primi tempi le poppate potrebbero durare diverso tempo (lasciamo sempre che sia il bambino a stabilire i tempi, poichè in grado di autoregolarsi e staccarsi da un seno dopo aver poppato la parte di latte più grassa che arriva dopo un po' di tempo che succhia), perciò può essere d'aiuto adoperare alcuni cuscini per sostenere la schiena e le braccia in modo che il bimbo sia all'altezza del seno senza doverci chinare verso di lui.
Nella posizione classica il bimbo viene sostenuto dal braccio dello stesso lato del seno che allatta. La testolina del bimbo si trova nell'incavo del braccio della mamma, che con l'avambraccio e la mano ne sostiene il busto e il sederino. Il corpo del bimbo dovrebbe essere allineato in modo che non debba girare la testa o piegare il collo per raggiungere il seno, la bocca all'altezza del capezzolo.

Con la mano libera la mamma può sostenere il seno (soprattutto un seno grosso, per facilitare la presa al bimbo e impedire che gli scivoli il capezzolo, portandolo a succhiare il capezzolo e non il seno) o fare il "sandwich" per facilitare l'attacco corretto del bimbo nel caso fatichi ad aprire adeguatamente la bocca o nel caso di un seno grosso o effettuare la compressione del seno ( a monte dell'areola) se il bimbo tende ad addormentarsi spesso e fatica a succhiare...


POSIZIONE DI TRANSIZIONE:

Questa posizione è molto simile a quella classica, si differenzia nel braccio che sorregge il bambino. La mamma infatti sorregge la testolina e la schiena del bambino con la mano e l'avambraccio opposti al seno che allatta.
Occorre fare attenzione alla posizione della mano quando sostiene la testolina. Non bisognerebbe porre il palmo della mano sulla nuca, nè premere la nuca del bambino, poichè istintivamente spingerà indietro, quindi in direzione contraria al seno. La mamma sostiene la testa posizionando il pollice dietro ad un orecchio e le altre dita dietro l'altro orecchio, la nuca appoggia sulla linea che congiunge il pollice all'indice.
Solitamente è una posizione che viene adoperata temporaneamente per facilitare alla mamma l'attacco del bambino al seno, che verrà sostenuto con la mano del lato del seno che allatta. Una volta che il bimbo si è attaccato si sistema il braccio del lato del seno che allatta in modo che il bambino venga  a trovarsi nella posizione classica, più riposante per braccia e spalle materne.

immagine tratta da vimeo.com

POSIZIONE SCIVOLATA:

Questa particolare presa può essere utile quando il bambino predilige un lato all'altro nei casi in cui tale situazione sia legata ad una sua postura (spesso derivante dalla posizione in utero). Ci sono neonati, infatti, che preferiscono girarsi da un lato piuttosto che dall'altro e faticano a mantenere la posizione su un fianco o sull'altro e spesso questa situazione riflette quella assunta maggiormente in utero. Spesso presentano rigidità a livello di collo e/o schiena e la posizione su un determinato fianco può risultare scomoda, stancante o addirittura fastidiosa rendendo difficoltoso l'attacco al seno corrispondente.
La posizione scivolata altro non è che il scivolamento laterale della posizione classica.
Il bambino verrà posto nella posizione classica in corrispondenza del seno che preferisce, quindi spostato lateralmente fino a trovarsi con la bocca in corrispondenza del seno opposto. Il suo corpo deve essere sostenuto lateralmente da un cuscino e dal braccio materno corrispondente a quest'ultimo seno.

POSIZIONE RUGBY:

Posizionatevi sedute con un cuscino accanto a voi in corrispondenza dello stesso lato del seno che allatterà. Il neonato viene appoggiato supino sul cuscino in modo da arrivare da sotto al seno con la bocca in corrispondenza del capezzolo. La mamma sostiene la testolina del bimbo e la parte alta della sua schiena con la mano e l'avambraccio dello stesso seno che allatta. L'altra mano può sostenere il seno. Le gambe del bimbo sono rivolte indietro rispetto al corpo della mamma.
Questa posizione è utile per quelle mamme che nella posizione classica non riescono a valutare l'attacco del bambino ed è comunque utile da alternare alla classica poichè così vengono svuotati maggiormente i dotti galattofori longitudinalmente piuttosto che quelli laterali che vengono maggiormente svuotati nella posizione classica.
E' una buona posizione anche per allattare contemporaneamente due gemelli!

immagine tratta da nascereincasaumbria.blogspot.com

POSIZIONE SDRAIATA SUL FIANCO:

Di notte è particolarmente importante riuscire a riposare anche mentre si allatta il proprio bimbo da letto, così si può allattare sdraiate!
Posizionatevi sdraiate su un fianco, lo stesso del seno che allatterà. Appoggiate la testa su un cuscino in modo da stare comode e fate passare il braccio in alto. Posizionate il bimbo su un fianco parallelo a voi, esattamente di fronte al vostro corpo, mantenendo la sua colonna in asse e la sua bocca all'altezza del capezzolo. La sua testina deve essere appoggiata preferibilmente sul materasso e non sul vostro braccio, per non costringerlo in una posizione scomoda e innaturale col collo piegato. Col braccio che avrete fatto passare in alto rispetto al bimbo potete contenerlo lungo la schiena.
Ottima posizione anche per i giorni dell'immediato dopo parto, quando può capitare che restare a lungo sedute risulti scomodo o doloroso per il perineo ancora indolenzito dal parto o reduce della sutura di una lacerazione da parto.

immagine tratta dalla pagina facebook "Una pancia per amica"

POSIZIONE VERTICALE:

La mamma può sistemarsi seduta comoda con dei cuscini dietro alla schiena in modo da non sforzarne i muscoli, il bimbo davanti a se, "seduto" sulla gamba materna, la stessa del lato del seno che allatterà, in modo da arrivare con la bocca all'altezza del capezzolo. Il bimbo è posizionato verticale, di fronte alla mamma, che potrà inclinare più o meno la propria posizione, regolando l'inclinazione sulla base della necessità e sostenendo la schiena e la testolina del bambino con le braccia.
E' una posizione utile nei casi di reflusso per facilitare il bambino nella poppata e prevenire il reflusso dei succhi acidi dallo stomaco all'esofago.

immagine tratta da salute-benessere.excite.it


POSIZIONE SUPINA:

La mamma è supina o semisdraiata appoggiata a dei cuscini, ma a pancia sopra e il bimbo posizionato sopra di lei, parallelo, con la bocca all'altezza del capezzolo. Con le braccia lo contiene e sostiene.
E' un'ottima posizione per quelle mamme col riflesso di eiezione del latte molto forte, per evitare che il latte arrivi troppo velocemente al bambino, spaventandolo e andandogli per traverso.

immagine tratta da wellme.it

POSIZIONE DELLA LUPA:

Questa posizione può aiutare a sbloccare un ingorgo mammario qualora si venga a trovare in una posizione in cui difficilmente si possa attaccare il bambino in modo che il suo mento si trovi in corrispondenza della zona ingorgata.
Quando uno o più dotti galattofori si occludono, infatti, il modo migliore per sbloccarli, dopo aver applicato un impacco caldo e aver massaggiato il seno in direzione dell'areola in corrispondenza della zona occlusa, è attaccare il bambino al seno in modo che il suo mento si trovi sull'ingorgo, poichè con la suzione attuerà un movimento meccanico sulla zona occlusa, sbloccandola più rapidamente.
Quando l'occlusione del dotto non può essere agevolmente risolta adoperando una delle posizioni di cui sopra, la mamma può mettersi carponi, il bimbo supino a terra o sul lettone, eventualmente alzato verso la mamma grazie all'appoggio di un cuscino, quindi orientarsi in modo da trovarsi con la zona del seno ingorgata in corrispondenza del mento del bambino!

ALLATTARE IN FASCIA:

Il bimbo allattato in fascia gode sia dei benefici dell'allattamento materno che di  quelli del contatto e della vicinanza costante con la madre. Il seno è a disposizione e la mamma può sfruttare le braccia libere per esempio per giocare col fratellino o accompagnare la sorellina all'asilo... La fascia calma il bambino, lo rilassa e lo contiene, quindi può facilitare l'allattamento!

immagine tratta da mammacanguro.blogspot.com

E voi, quale posizione preferite?

Emanuela Rocca