lunedì 9 gennaio 2017

In gravidanza per mano alla TUA ostetrica


"Alle donne con gravidanza fisiologica deve essere offerto il modello assistenziale basato sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o. In collaborazione con l’ostetrica/o, il medico di medicina generale, i consultori e le altre strutture territoriali costituiscono la rete di assistenza integrata alla donna in gravidanza. Questo modello prevede, in presenza di complicazioni, il coinvolgimento di medici specializzati in ostetricia e di altri specialisti." (Linee Guida ISS Gravidanza Fisiologica 2011)




La linea Guida sopracitata è quella italiana redatta dal gruppo di lavoro dell'Istituto Superiore di Sanità, consultabile sotto forma di pdf direttamente cliccando qui e scorrendo il testo fino a pagina 40. Le evidenze scientifiche a sostegno di questa particolare raccomandazione sono quelle pubblicate dalla Cochrane, la cui mission è proprio "promuovere la presa di decisioni inerenti la salute basate sull'informazione e sulle evidenze, elaborando revisioni sistematiche, accessibili, di rilievo e di alta qualità e altre prove di ricerca sintetiche".

Ma perché preferire l'Ostetrica?
E cosa significa scegliere un'Ostetrica con cui condividere il percorso della gravidanza?

Le evidenze scientifiche sono punti fermi, ma per arrivare al cuore e al pensiero delle future Mamme più di tutto sono importanti le parole e le testimonianze delle Mamme stesse che hanno scelto il percorso insieme all'Ostetrica per la propria gravidanza!

"Un'ostetrica in gravidanza è colei che ti segue come una professionista, ti ascolta come un'amica e ti coccola come una mamma." 
Valentina mamma di Ettore 


"E' la forza ed il coraggio...la riscoperta delle mie possibilità...tutto l'amore del mondo concretizzato" 

Katia mamma di Isabel e Alexander

"L'ostetrica mi ha fatta sentire sicura di me stessa, il giorno del parto ero serena perché sapevo che sarei riuscita, me lo aveva detto lei..."

Elisa mamma di Filippo

"Essere seguite da un'ostetrica consente di creare uno spazio sicuro, caldo e confortevole in cui vivere l'attesa"

Daniela mamma di Mattia e Andrea

"La gravidanza è come entrare in un mondo nuovo attraverso un passaggio segreto e avere una guida lungo la strada è quello di cui ho sentito il bisogno e l'ho trovata nell'ostetrica"

Anna

"L'ostetrica, a patto che sia scelta con l'istinto, rappresenta una forma di confidenza. libertà e costante supporto ineguagliabili"

Ilaria mamma di Pietro e Anna

"Ne ho avuto davvero bisogno...di una voce che rispettasse il mio timore ed il mio dolore e condividesse la mia gioia. Di una professionista che sciogliesse i miei dubbi e riportasse il sorriso quando saliva il buio...che mi chiedesse come il mio cuore stesse affrontando questo percorso...con il sorriso sempre con un pensiero positivo..."

Marzia mamma di Matteo

"Per me significa non essere soltanto un parametro da controllare, una misura da prendere o una serie di analisi da fare, ma essere soprattutto al centro dell'attenzione di una donna alla quale importa capire come mi senta e di cosa abbia bisogno; significa essere accompagnata per mano a uno degli appuntamenti più importanti della mia vita", racconta Silvia, mamma di Samuele nato in casa, e in attesa del fratellino. Elisa mamma di Filippo aggiunge: "L'ostetrica prende in carico la "diade" (mamma/bimbo ndr) senza escludere quegli aspetti della gravidanza importantissimi ma non "misurabili" scientificamente!".
I controlli clinici infatti sono importanti, e nulla verrà lasciato al caso poiché l'Ostetrica possiede gli strumenti e le capacità per valutare l'andamento della gravidanza a garanzia del benessere di Mamma e Nascituro, ma è essenziale sentirsi parte di una visione più ampia che tenga conto anzitutto della Donna come Persona e dei suoi bisogni. Una Donna in salute, non soltanto fisica, è il requisito primario per un Bambino in salute!
Ilaria, alla sua terza gravidanza, già mamma di Giulia e Alessio, infatti spiega: "Farmi seguire da un'ostetrica per la mia terza gravidanza è stata una scelta consapevole maturata nel corso della seconda. E' sentirsi coccolate, rispettate e riconosciute come persone ancor prima che come "pazienti". E' come andare a trovare un'amica e chiacchierare." e Stefania, mamma di Anna e di Riccardo e Pietro conferma: "Ha significato sentirmi rispettata, sia come mamma che come donna, sentirmi coccolata e ascoltata"...
Anche Francesca, mamma di Pietro ed Ettore, nato in casa, sottolinea questo aspetto della relazione donna/ostetrica: "L'Ostetrica è la donna che ti scegli, che vuoi possa essere protettrice e narratrice di questo passo a due! Sempre con te! Come una sorella, un'amica, una professionista!".
Con l'Ostetrica si parla, senza timore di fare una domanda o sollevare un dubbio, senza paura di chiedere una spiegazione. Si può confidare una paura o una preoccupazione, senza paura del giudizio, come spiega Ilaria, mamma di Giovanni "Avere un'ostetrica che ti accompagna significa non sentirsi sola, significa poter esporre i propri dubbi e sentirsi rispondere con la professionalità e il cuore, significa vivere la propria gravidanza come un dono e non come una malattia".
Conferma infatti Eleonora, mamma di Damiano nato in casa e in attesa di una sorellina: "l'ostetrica non segue solo la crescita del bambino che porti in grembo, con rispetto e senza visite eccessive, ma segue anche te come donna e come madre, impara a conoscerti e ad essere un'amica. Lei ti chiede come stai e cosa provi, le tue sensazioni e le tue emozioni e ne parla serenamente insieme a te. Io volevo una compagna di viaggio e l'ho trovata!" e anche Daniela, mamma di Mattia e Andrea parla di "umanità, familiarità, dialogo e consapevolezza"!
Anna, alla sua prima gravidanza, sottolinea quindi l'importanza del rapporto di fiducia che si crea tra donna e ostetrica: "sapere che puoi contare e fidarti di qualcuno che conosci e che ti conosce nei momenti più belli ma anche difficili della vita di donna mi rende serena."
Valeria, mamma di Giacomo, mette in luce il ruolo che la sua ostetrica/compagna di viaggio ha avuto come facilitatrice del rapporto Mamma/Bimbo: "l'ostetrica mi ha accompagnata a scoprire l'intimità della relazione con il mio bimbo, il suo essere persona e non qualcosa di pertinenza del mondo medico, come una malattia." e del rapporto col suo io profondo, portatore di vita: "Mi ha permesso di connettermi con il mio potere femminile, ancestrale, di creare, dare alla luce. La gravidanza per me è stato un momento meraviglioso tra poesia e stupore, magia e consapevolezza, crescita e ascolto, paura e scoperta." confermando ancora una volta il ruolo essenziale dell'ascolto: "non si è limitata a darmi informazioni mediche specialistiche, anche ma soprattutto ci ha ascoltati, e tramandato un sapere che è solo così, narrato e dettato dal sentire. Mi ha confortata e spronata, per farmi sentire sicura."
Ascolto che insieme a Rispetto sono le parole scelte da Sara, futura mamma alla prima gravidanza, per motivare la propria scelta: "L'essere stati accolti nell'ascolto della propria storia passata e nel rispetto del percorso presente e futuro del diventare genitori", così come da Stefania, quando racconta della gravidanza dei suoi gemelli: "E' stato un percorso caratterizzato dal piacere della lentezza, ho imparato ad ascoltarmi, ad ascoltare il mio corpo, a conoscere e riconoscere i miei piccoli..." e da Mirena, mamma di Marco e in attesa della sorellina: "Mi sono sentita più rispettata e sicura di aver fatto tutte le scelte giuste!"
Anche Elisa, mamma di Filippo, parla del ruolo di ascolto e di facilitatrice della sua ostetrica: "Mentre percorrevo la strada che mi portava allo studio dell'ostetrica i miei pensieri erano sempre molto sereni e felici. Sapevo che di lì a poco la mia ostetrica mi avrebbe aiutata a prendere contatto, o a farlo al meglio, col mio bambino. Attraverso il tatto, lei come professionista e poi io come mamma, accarezzavo il corpo del mio piccolo attraverso il pancione. Mese dopo mese diventavo sempre più cosciente dei suoi movimenti e verso la metà della gravidanza, percorrendo il viale alberato della via che mi conduceva dall'ostetrica scommettevo sulla sua posizione. Io lo sapevo, il controllo era solo la conferma della professionista."
Valentina, mamma di Riccardo, che ha trascorso tutto il travaglio nell'intimità di casa con le Ostetriche, sottolinea l'importanza della continuità assistenziale, uno dei motivi per cui per la seconda gravidanza ha scelto il percorso con l'ostetrica fin da subito: "Mi ha dato molta tranquillità sapere che siete rintracciabili per un dubbio al telefono e sempre disponibili all'ascolto (...) io vorrei fare come l'altra volta con il vostro supporto in travaglio e parto...e ho pensato di dare più continuità partendo dall'inizio." Anche Paola per la sua seconda gravidanza ha scelto di essere affiancata dall'ostetrica per investire sull'importanza della continuità: "in mezzo a tante incertezze la certezza di avere a fianco chi volevo io...in buona parte dei racconti di parto ti senti dire dipende chi trovi...beh se si può, perché non scegliere?". La scelta è un altro aspetto essenziale, strettamente legato alla continuità assistenziale, di cui parla anche Luana, mamma di Hera nata in casa: "Come ad un matrimonio si scelgono il luogo, le persone, l'abito, il cibo e il tipo di servizio, perché non farlo anche per la nascita di un figlio?"
Valentina racconta poi quanto sia stata importante anche la garanzia di un percorso meno medicalizzato: "tranquillizzate di più...senza fare mille esami inutili. Penso che ogni esame non necessario sia fonte di stress.." , come confermano Emma, che per la sua terza gravidanza ha scelto di essere seguita dall'ostetrica: "E' scegliere un approccio slow e naturale a me mamma e alla mia pancia; è diventare consapevole e non delegare passivamente. E' scegliere di essere solo una mamma (spesso fragile!) in attesa e non una paziente" e Luana: "Ho scelto di farmi seguire dall'ostetrica perché sapevo essere la figura più adatta ad assecondare il volere delle donne con il rispetto dei tempi del bambino e della madre".
Il percorso è infatti completamente personalizzato e cucito sulla singola persona, sui suoi vissuti e sulla sua storia medica e non, mai affrontato in maniera standard, per questo è meno medicalizzato: le analisi e i controlli strumentali vengono ridotti al minimo consigliato per una gravidanza fisiologica e quelli consigliati in più sono sempre giustificati dalla singola situazione clinica. Il tutto con occhio sempre attento a individuare la necessità di un approfondimento anche mediante il coinvolgimento della figura medica (come da Linee Guida). Come spiega Elisa, mamma di Filippo, questo approccio è rassicurante: "Io mi sono sentita molto controllata durante la mia gravidanza da questa figura (l'ostetrica, ndr) che sapeva selezionare le informazioni che mi riguardavano ed eventualmente indirizzarmi allo specialista."

...concludendo...che cosa significa scegliere la propria Ostetrica?


 Vuol dire sentirsi al centro, rispettate ed ascoltate, protagoniste dell' evento e parte di una visione ampia, sostenute per mano da una figura professionale e amica che faciliti il rapporto con se stesse e il nascituro con continuità senza perdere di vista la salute di Madre e Bambino e in piena sicurezza...

Nell'augurare a tutte le Future Mamme Buona Scelta e Buon Percorso,
ringrazio le Mamme che hanno contribuito con le loro testimonianze:
Valentina, Katia, Elisa, Daniela, Anna, Ilaria, Marzia, Silvia, Ilaria, Stefania, Francesca, Ilaria, Eleonora, Valeria, Mirena, Valentina, Paola e Luana ❤❤❤




giovedì 5 gennaio 2017

Linee Guida queste sconosciute

Come definire una Linea Guida?

L'Institute of Medicine nel 1990 definisce le Linee Guida per la pratica clinica come "raccomandazioni sviluppate in modo sistematico per assistere medici e pazienti nelle decisioni sulla gestione appropriata di specifiche condizioni cliniche" , nel 2011 lo stesso IOM a seguito dell'evoluzione nello sviluppo delle linee guida stesse le ridefinisce come "documenti che includono raccomandazioni finalizzate a ottimizzare l'assistenza al paziente fondate su una revisione sistematica delle prove di efficacia e su una valutazione di benefici e danni di opzioni assistenziali alternative" (fonte SaPeRiDoc).

Sempre citando la stessa fonte vediamo che per essere valide, tra le altre cose le Linee Guida devono:
  • essere basate su una revisione sistematica delle prove di efficacia disponibili;
  • essere sviluppate da un autorevole gruppo multidisciplinare di esperti e rappresentanti dei principali gruppi interessati;
  • essere riconsiderate e aggiornate, se necessario, quando nuove rilevanti prove di efficacia giustifichino modifiche delle raccomandazioni.
Non sono protocolli. Sono indicazioni formulate su prove di efficacia, utili a suggerire la via migliore da seguire. Ovviamente migliore per il "paziente", non per il sanitario.
Quanti sanitari realmente le conoscono? Quanti le seguono?

Proviamo a fare un parallelo per quanto riguarda ciò che avviene mediamente circa alcune delle pratiche assistenziali  tipiche della gravidanza fisiologica per capirlo meglio...

         Indicazioni delle Linee Guida                        vs                                    Realtà

 "Alle donne con gravidanza fisiologica deve                   Presa in carico da parte del medico
essere offerto il modello assistenziale basato                    ginecologo. Spesso l'unica collaborazione
sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o.                  con la figura dell'ostetrica avviene per
In collaborazione con l’ostetrica/o, il medico                   quanto riguarda la presa in carico
di medicina generale, i consultori e le altre                      a termine di gravidanza in ospedale presso
strutture territoriali costituiscono la rete di                      l'ambulatorio preposto e quindi durante
assistenza integrata alla donna in gravidanza.                 travaglio, parto e post-parto sempre in
Questo modello prevede, in presenza di                            ambito ospedaliero. In casi meno frequenti
complicazioni, il coinvolgimento di medici                        avviene la presa in carico da parte di
specializzati in ostetricia e di altri specialisti."                 un'ostetrica consultoriale durante la
(cit. LG Gravidanza Fisiologica ISS 2011)                        gravidanza.

 "La distanza fondo uterino-sinfisi pubica deve               In caso di gravidanza seguita dal medico (la
essere misurata e registrata a ogni visita prenatale          maggior parte) non viene utilizzata la
dopo le 24+0 settimane di età gestazionale.                      misurazione della distanza fondo uterino-
 Nelle donne in gravidanza a basso rischio non                sinfisi pubica bensì l'ecografia di routine
sono raccomandate né la stima ultrasonica delle              da inizio gravidanza fino al termine ad ogni
dimensioni fetali in feti sospetti di essere grandi               bilancio di salute mensile anche in assenza
per l’età gestazionale né valutazioni Doppler di                di specifica indicazione.
routine. Le prove di efficacia non rilevano benefici
derivanti dalla esecuzione di un’ecografia di routine
dopo 24 settimane in donne in cui non sia stata
identificata una specifica indicazione."
(cit.LG Gravidanza Fisiologica ISS 2011)

 "I professionisti devono offrire alle donne in                   Nella maggior parte dei casi viene offerto
gravidanza lo screening dell’anemia.                              lo screening dell'anemia ogni mese e la
Gli esami devono essere effettuati precocemente,            terapia con ferro a discrezione del medico
al primo appuntamento; successivamente devono           spesso non appena i livelli scendono
essere ripetuti a 28 settimane per disporre di un             sotto i livelli di normalità indicati sul
tempo adeguato per il trattamento, se necessario,            referto del laboratorio analisi senza tener
e a 33-37 settimane.                                                           conto che si riferiscono alla donna non in
Devono essere indagati i casi di livelli di                          stato di gravidanza e quindi senza tener in
emoglobina inferiori al normale per l’epoca di                considerazione la normale emodiluizione
gravidanza (<11 g/100 mL nel primo trimestre                legata alla gravidanza stessa.
e <10,5 g/100 mL da 28 settimane); in questi casi,           Spesso viene consigliata l'implementazione
se indicata, deve essere prescritta la terapia                     di ferro senza informare la donna circa
opportuna, fornendo alle donne informazioni sui              i possibili effetti collaterali e senza fornire
possibili effetti collaterali."                                                precedentemente consigli circa
(cit. LG Gravidanza Fisiologica ISS 2011)                        l'alimentazione.

 "Alle donne con gravidanza non complicata deve            Mediamente i protocolli ospedalieri
essere offerta l’opportunità di partorire                            prevedono l'induzione del parto a
spontaneamente.  Per evitare i rischi legati alla               41+3 settimane a prescindere dai risultati
prosecuzione della gravidanza, l’induzione del parto      dei test di sorveglianza fetale e troppo
deve essere offerta a tutte le donne con gravidanza         spesso l'informazione fornita ai genitori
non complicata da 41+0 a 42+0 settimane di età             assume toni tendenzialmente terroristici
gestazionale.                                                                       circa le possibili conseguenze inerenti
Il momento in cui effettuare l’induzione del parto            il rifiuto dell'induzione e il proseguimento
deve tener conto delle preferenze della donna,                 della gravidanza. Troppo di rado inoltre
dei risultati dei test di sorveglianza fetale adottati            viene eseguita una precisa datazione della
e del contesto assistenziale. I professionisti che                 gravidanza che tenga conto del presunto
assistono la donna in gravidanza devono rispettare          concepimento indicato dalla coppia, dei
la scelta della donna di non effettuare l’induzione           cicli di quella donna precedenti il
del parto e, da quel momento in poi, condividere               concepimento e della datazione indicata
con lei le opzioni assistenziali. Alle donne che a                dall'ecografia del I° trimestre, tutti
42+0 settimane di età gestazionale rifiutano                      indicatori utili ad individuare con maggior
l’induzione al parto deve essere offerto un                          precisione la data presunta per il parto.
monitoraggio più frequente, consistente nella                     Troppo spesso vengono effettuate
cardiotocografia almeno due volte a settimana                   ridatazioni sulla base di ecografie
abbinata a una stima ecografica della massima tasca         effettuate dopo il primo trimestre e quindi
di liquido amniotico."                                                           non più precise in tal senso.
(cit. LG Gravidanza Fisiologica ISS 2011)

Questi sono solamente alcuni esempi che ho voluto mettere in luce, ma sono certa che chiunque abbia voglia di scorrere queste Linee Guida, così come quelle per il taglio cesareo o altre disponibili per esempio sulla prevenzione del parto pretermine, scoprirebbe diverse dissonanze tra quanto suggerito dalle prove di efficacia e la pratica clinica mediamente vissuta dalle donne in gravidanza...
Come per l'implementazione del ferro, ad esempio, così troppo spesso vengono prescritti integratori multivitaminici in assenza di alcuna indicazione e in presenza di un'alimentazione variata e normale.
Per non parlare di curve glicemiche prescritte di routine anche in assenza totale di fattori di rischio o della visita vaginale per la valutazione del collo dell'utero eseguita spesso ad ogni bilancio di salute contrariamente a quanto suggerito dalle prove di efficacia e senza tener conto del bilancio tra rischi e benefici...
Il mio intento, come sempre, è quello di suggerire delle riflessioni e di farlo alla luce delle evidenze scientifiche.
Mi auguro che tali riflessioni spingano voi mamme o future mamme che leggete ad approfondire la lettura delle nostre linee guida, disponibili tramite una semplice ricerca su Google, al fine di valutare le proposte che vi vengono più o meno "consigliate" durante la gravidanza con occhio critico e spirito di consapevolezza e di non subire passivamente determinate pratiche cliniche quando non vi è indicazione affinchè vengano effettuate.
Mi auguro anche che ci siano sempre più operatori sanitari aperti alla lettura delle linee guida e al loro utilizzo come valide indicazioni da seguire per la buona pratica clinica a discapito della troppo spesso utilizzata discrezione personale!